Ed è bene ricordare che nel febbraio dell'anno scorso queste voci si rivelarono infine (quasi) esatte, tanto che il Pd ottenne il premio di maggioranza per un soffio....
I sondaggi bufala fatti a uso e consumo dei più scalmanati supporter pentastellati in questo non c'entrano, perché l'ipotesi che Beppe Grillo riesca nel colpo grosso ai danni di Matteo Renzi è ormai presa apertamente in considerazione anche dai sondaggisti più accreditati del paese, come si riesce a intravedere nei sondaggi clandestini
che hanno preso a circolare negli ultimi giorni. E che il timore di un
sorpasso M5S sia forte si capisce anche dal tour elettorale di Renzi che
segue passo passo quello di Grillo (per esempio a Secondigliano), e si
capisce infine dalle parole di uno che di campagne elettorali se ne
intende eccome: Silvio Berlusconi.
Ed è chiaro che Berlusconi faccia riferimento al sorpasso pentastellato, in seguito al quale "Renzi sarebbe costretto ad allargare la maggioranza, noi possiamo starci ma a quel punto le regole per le riforme le dettiamo noi". Ed eccolo servito lo scenario da incubo per Matteo Renzi: il Movimento 5 Stelle che supera il Pd, il governo che entra in fibrillazione pesante e che per reggere è costretto ad allargare la maggioranza a Forza Italia (aumentando ulteriormente le tensioni con la minoranza Pd), con il risultato che il governo rischia di diventare meno efficiente e il Pd di riprendere a perdere voti, impedendo così un ritorno rapido alle urne in caso di necessità.
Una trappola, insomma, che di fatto Matteo Renzi si sarebbe costruito con le proprie mani, passo dopo passo, e nella quale si troverebbe incastrato senza una via d'uscita se non riducendosi all'inizio della sua carriera a essere uno dei tanti politici che "tira a campare". Stop, fine della rottamazione. C'è un modo per evitare tutto questo?
Può finire in maniera così ingloriosa quello che (favorevoli o meno) sembrava un inizio carriera fulminante? Al momento, l'unica via che si riesce a vedere (sempre che davvero il Movimento 5 Stelle superi il Pd) sarebbe quella di portare a termine un paio di riforme urgenti e importanti (dopo quella del lavoro ora compiuta, quella della pubblica amministrazione, almeno) e poi andare a elezioni politiche già nel 2014. Già, ma con quale legge elettorale? Il rischio di far tornare l'ex Cavaliere dominus della politica italiana c'è, eccome.
Fonte: Polisblog
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