martedì 20 maggio 2014

Elezioni Europee 2014: il possibile sorpasso del Movimento 5 Stelle e gli incubi di Matteo Renzi

In questo rush finale delle elezioni europee 2014 si sta ripetendo lo scenario già visto durante le elezioni politiche 2013: il Partito Democratico dato per settimane, mesi, come vincitore annunciato, e poi proprio durante gli ultimi giorni le voci incontrollate su un possibile sorpasso del Movimento 5 Stelle che iniziano a circolare.

 Ed è bene ricordare che nel febbraio dell'anno scorso queste voci si rivelarono infine (quasi) esatte, tanto che il Pd ottenne il premio di maggioranza per un soffio....


I sondaggi bufala fatti a uso e consumo dei più scalmanati supporter pentastellati in questo non c'entrano, perché l'ipotesi che Beppe Grillo riesca nel colpo grosso ai danni di Matteo Renzi è ormai presa apertamente in considerazione anche dai sondaggisti più accreditati del paese, come si riesce a intravedere nei sondaggi clandestini che hanno preso a circolare negli ultimi giorni. E che il timore di un sorpasso M5S sia forte si capisce anche dal tour elettorale di Renzi che segue passo passo quello di Grillo (per esempio a Secondigliano), e si capisce infine dalle parole di uno che di campagne elettorali se ne intende eccome: Silvio Berlusconi.

"Sta per saltare tutto in aria, se le proiezioni elettorali sono confermate dobbiamo tenerci pronti, anche a un ingresso al governo dopo il 25 maggio", avrebbe detto il Cavaliere secondo quanto riporta Repubblica.

Ed è chiaro che Berlusconi faccia riferimento al sorpasso pentastellato, in seguito al quale "Renzi sarebbe costretto ad allargare la maggioranza, noi possiamo starci ma a quel punto le regole per le riforme le dettiamo noi". Ed eccolo servito lo scenario da incubo per Matteo Renzi: il Movimento 5 Stelle che supera il Pd, il governo che entra in fibrillazione pesante e che per reggere è costretto ad allargare la maggioranza a Forza Italia (aumentando ulteriormente le tensioni con la minoranza Pd), con il risultato che il governo rischia di diventare meno efficiente e il Pd di riprendere a perdere voti, impedendo così un ritorno rapido alle urne in caso di necessità.

Una trappola, insomma, che di fatto Matteo Renzi si sarebbe costruito con le proprie mani, passo dopo passo, e nella quale si troverebbe incastrato senza una via d'uscita se non riducendosi all'inizio della sua carriera a essere uno dei tanti politici che "tira a campare". Stop, fine della rottamazione. C'è un modo per evitare tutto questo?

Può finire in maniera così ingloriosa quello che (favorevoli o meno) sembrava un inizio carriera fulminante? Al momento, l'unica via che si riesce a vedere (sempre che davvero il Movimento 5 Stelle superi il Pd) sarebbe quella di portare a termine un paio di riforme urgenti e importanti (dopo quella del lavoro ora compiuta, quella della pubblica amministrazione, almeno) e poi andare a elezioni politiche già nel 2014. Già, ma con quale legge elettorale? Il rischio di far tornare l'ex Cavaliere dominus della politica italiana c'è, eccome.


Fonte: Polisblog

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