giovedì 8 marzo 2012

MOVIMENTO DEI FORCONI: DI NUOVO ALLARME BENZINA (MA NON PER LA SICILIA)...BLOCCHI ALLE RAFFINERIE DI PRIOLO E GELA

Italia di nuovo a secco di benzina. È lo spettro che rischia di tornare sulle strade dello Stivale a causa della nuova protesta indetta dal movimento dei Forconi.

 Da stamattina è infatti scattata una nuova azione delle proteste con l’occupazione delle raffinerie di Priolo e Gela, come ha spiegato il leader del movimento Mariano Ferro.


La novita' principale, rispetto ai precedneti Blocchi sara' che il rischio Benzina, riguardera' soltanto il Centro-Nord, ma non la Sicilia stessa....


Verranno infatti bloccati solo i Tir che devo uscire dalla Sicilia, mentre sara' garantita la circolazione per i Tir che devono rifornire la Sicilia stessa...



 La decisione è già stata comunicata a tutte le Questure: il primo è stato lo stabilimento di Priolo, poi toccherà a quello di Gela.


 Ogni cosa che “parte per il Nord sarà bloccata“, spiega Ferro. Si inizia dal petrolio e si passerà anche ai tir che vanno nel Paese fino ad arrivare a quelli che vanno in Sicilia.



La protesta arriva per la necessità di “risposte immediate“. Dopo lo stop del presidio all’Ars il movimento ha avuto incontri con le autorità dal presidente dell’Assemblea regionale siciliana Francesco Cascio, all’assessore regionale al Bilancio Gaetano Armao e a quello delle Infrastrutture, Pier Carmelo Russo.
Mancano però soluzioni a breve e il Movimento dei Forconi è già pronto a nuove azioni di protesta.
I manifestanti incontreranno i rappresentanti della Regione Sicilia per risolvere le questioni della Serit e dell’Inps, come per il bloco dei pagamenti arretrati e degli interessi e somme per il Piano di sviluppo rurale. Altri incontri vedranno sul tavolo il federalismo fiscale, la defiscalizzazione del gasolio e l’applicazione dello Statuto.
Tra gli incontri che si terranno fino alla prossima settimana è in calendario quello con ilgovernatore della Sicilia Raffaele Lombardo per mercoledì, mentre i leader del movimento sono attesi a Roma per discorrere di fiscalità.
Un primo passo, come ricorda Ferro che ha sottolineato l’imbarazzo della politica non in grado di dare risposte ai problemi della crisi che affliggono in particolare la regione.



Fonte: FattidiCronaca

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