Nuovo attacco contro Equitalia. Questa volta, dopo le varie esplosioni davanti alle sedi e le lettere esplosive, si tratta di un'incursione informatica.
"Equitalia informa la propria utenza che, a causa di un attacco di hacker informatici, il sito internet potrebbe non essere accessibile nelle prossime 24 ore", si legge nella nota.
ll sito di Equitalia è bloccato ma i dati sono salvi. (Qualcuno aggiungerebbe..."Purtroppo" )....
Niente cartelle cancellate in una jacquerie informatica sognata dagli hacker più radicali ma un notevole disservizio per una struttura che gestisce milioni di contribuenti e migliaia di enti creditori. Almeno sino alla tarda mattinata di oggi, ma forse anche a stasera, il web non sarà accessibile.
In questo caso, rassicurano a Equitalia, i dati non sono sono stati raggiunti né sono raggiungibili.
E anche se i contorni del danno sono ancora poco definiti, nella speranza che si tratti di un semplice blocco temporaneo, l'ipotesi anche del tutto teorica che la banca dati di Equitalia possa essere violata è allarmante.
Del resto, se la sicurezza di siti ben più protetti e cruciali è stata infranta da abilissimi pirati del web, a qualcuno potrebbe anche venire in mente di lanciare un clamoroso arrembaggio alla corazzata del fisco, non solo per "liberare" i milioni di "schiavi" delle cartelle esattoriali, distruggendone ogni traccia, e costringendo le istituzioni a ricostruire per anni il debito perduto, ma anche per commercializzare in modo illecito i dati dei contribuenti.
A questo punto ci chiediamo se fare transitare attraverso "Serpico" i movimenti bancari di tutti gli italiani sui server di Equitalia, sia stata una mossa un tantino azzardata da parte di questo (confusionario ed impreciso) Governo.
E viste queste prime premesse, sarebbe giusto "ripensare e rivedere" la norma che prevede la trasmissione dei dati bancari personali e sensibili, ad un Fisco "Poco Sicuro"!!!
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