La protesta, promossa da "Forza d'urto" - il movimento nato da Autotrasportatori Aias, Movimento dei Forconi,pescatori, imprenditori agricoli e da altre organizzazioni - durerà cinque giorni, e si concluderà alla mezzanotte di venerdì prossimo.
Tutta Sicilia e' nel Caos, ma le testate giornalistiche Nazionali Tacciono....probabilmente per timore che l'ondata di protesta possa trapelare e trasferirsi altrove.....
A Palermo il movimento ha creato blocchi al porto e nel primo tratto della A19 fino a Villabate. Rallentamenti anche allo svincolo di via Oreto dove una ventina di mezzi sono stati posteggiati "restringendo" le carreggiate.
"È una rivoluzione pacifica - dice Rossella Accardo, portavoce del Movimento dei forconi, che dalla scomparsa nel 2008 del figlio Stefano Maiorana e dell'ex marito Antonio, ha iniziato una battaglia 'per la difesa dei diritti' - non vogliamo danneggiare i siciliani, ma fare capire a tutti che devono essere trovate soluzioni a questa crisi. Staremo qui notte e giorno fino a venerdì". Il movimento chiede anchel'abbassamento delle accise sui carburanti "che pesano troppo - dicono gli organizzatori - sul trasporto delle merci penalizzando fortemente le nostre produzioni".
Questa mattina, lunghe code di automobili si sono registrate agli ingressi di diversi caselli autostradali siciliani, presidiati dagli autotrasportatori che aderiscono alla protesta. Presidi sono presenti a caselli della Catania-Messina, ma anche nel Messinese e nel Siracusano, dove auto private e autobus passano senza problemi, se non per i tempi di attesa. Non si registrano tensioni con le forze dell'ordine. Ieri a Catania è scattata la 'corsa' all'accaparramento di carburanti per i mezzi di trasporto, e diverse stazioni di servizio sono adesso chiuse perché hanno finito le scorte a disposizione.
A Gela (CL), cinquecento persone, tra contadini, camionisti, artigiani e commercianti, hanno dato vita a una manifestazione di protesta organizzata contro la manovra finanziaria del governo Monti.
Nell'Agrigentino sono operativi dalla notte scorsa i blocchi di protesta del Movimento 'Forza d'urto'. I blocchi, pacifici, stanno creando disagi alla circolazione ma non particolari tensioni con le forze dell'ordine. Tra Agrigento e Caltanissetta hanno interessando la "Rotonda Giunone" alle porte della Città dei Templi, lungo la SS 640 Ag-Cl, in contrada Gargitella, vicino a Campobello di Licata, sulla SS 123 Canicattà-Licata, la zona dell'hotel Ventura, sulla SS 640 alle porte di Caltanissetta, il bivio di Capodarso, tra Caltanissetta ed Enna, e la zona di 'Ponte Olivo', tra Niscemi e Gela. Altri interessano la zona della raffineria di Gela.
Confcommercio, Confartigianatoe Casartigiani del Golfo, che in un primo momento avevano aderito all'iniziativa, si sono dissociati, contestando i metodi organizzativi e la durata eccessiva dello sciopero. "Il fermo dell'autotrasporto in Sicilia proclamato da alcune sigle per cinque giorni ci sembra inopportuno e dannoso". Salvatore Bonura, segretario regionale della Fita-Cna(l'associazione degli autotrasportatori della Confederazione nazionale dell'artigianato) esprime il suo dissenso sull'iniziativa dei colleghi."Inopportuno - spiega - perche l'11 gennaio scorso, in occasione dell'incontro al ministero tra le associazioni dell'autotrasporto e l'esecutivo, sono stati assunti impegni precisi in ordine al recupero da subito delle accise del 2011 e la possibilità di recuperare trimestralmente quelle che matureranno nel 2012; alla conferma delle risorse finanziarie per il settore (400 milioni di euro destinate alle spese non documentate,al bonus ambientale, alla riduzione dei premi Inail, alle aggregazioni e alla formazione); alle tariffe minime di sicurezza (al riguardo il governo ha detto che la legge va applicata e che provvederà a correggere i difetti); a una diversa regolamentazione dei divieti di circolazione che attualmente penalizzano gli autotrasportatori; alle assicurazioni, e a questo proposito il governo ha già inviato sue lettere all'Antitrust e all'Ania affinché possano in tempi celeri eliminare cartelli che allo stato vedono danneggiate le imprese".
Per Bonura inoltre "il fermo in Sicilia è dannoso perché penalizza l'economia dell'Isola già particolarmente provata dal perdurare della crisi. Infine per quanto concerne le peculiarità territoriali chiediamo al governo regionale, se vuole dare una mano al settore, di prodigarsi per l'abolizione del ticket per l'attraversamento di Messina, per l'avvio dei lavori di adeguamento e ammodernamento della rete viaria, le cui condizioni attuali di criticità impongono agli autotrasportatori tempi di percorrenza più alti e più consumo di carburante e di trasferire alla Crias le risorse per l'erogazione del credito agevolato destinato alle imprese di autotrasporto".
Fonte: GuidaSicilia
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